domenica 27 marzo 2011

A Napoli 1200 tonnellate di rifuti in strada

A Napoli 1200 tonnellate di rifuti in strada

Assessore lancia allarme, rischio crisi piu' grave che a Natale




NAPOLI - Nonostante il conferimento di circa 1050 tonnellate, resta preoccupante la situazione rifiuti a Napoli citta'. Cumuli di immondizia sono tornati ad ammassarsi agli angoli delle strade e lungo le arterie principali. Secondo la stima fornita dall'assessore comunale all'Igiene Paolo Giacomelli, sono oltre 1200 le tonnellate di spazzatura in strada, grosso modo l'equivalente della produzione di un giorno. Cifre confutate dall'ufficio flussi regionale che, pur non minimizzando il problema, le considera sovrastimate.
A ogni modo, tonnellata piu', tonnellata meno, il problema c'e' ed e' visibile agli occhi dei napoletani. Il riemergere della crisi e' diretta conseguenza della chiusura temporanea della discarica di Chiaiano (la cui riapertura e' attesa nei prossimi giorni) e della difficolta' da parte degli impianti a lavorare i quantitativi ingenti di rifiuti che vengono loro destinati. Con la riapertura di Chiaiano - si sottolinea dall'ufficio flussi della Regione - si dovrebbe completare quel lento recupero delle giacenze non smaltite con il ritorno alla normalita'. A ogni modo la struttura regionale invita i cittadini a non peggiorare la situazione smaltendo rifiuti ingombranti, se non nelle modalita' corrette, e ad attuare la raccolta differenziata.
Meno ottimista l'assessore Giacomelli: ''La situazione - dice - e' molto preoccupante. Ieri la citta' ha smaltito meno di quanto produce in un giorno. Una ventina di compattatori sono rimasti carichi e per strada rimangono 1220 tonnellate''. L'assessore punta l'indice contro il sistema regionale reo ''di non riuscire - sottolinea - ad assorbire la quantita' di rifiuti prodotti''. ''Ieri, ad esempio - spiega - avevamo autorizzato a conferire 100 tonnellate a Battipaglia, ma i nove compattatori sono tornati indietro perche' l'impianto non e' stato in grado di accoglierli. Altre 500 tonnellate di rifiuti erano dirette all'impianto di Giugliano e di queste ne abbiamo potuto conferire solo 385 perche' gli impianti non riescono ad assorbire la grande quantita' di rifiuti prodotti dalla provincia, in particolare hanno problemi a lavorare la frazione secca. Se non si fa ripartire l'impianto di Caivano - e' la previsione che fa Giacomelli - fermo da un paio di mesi, c'e' il rischio nei prossimi giorni di una emergenza ancora piu' grave di quella di Natale''. Per fortuna vanno meglio le cose in provincia dove non si segnalano situazioni di particolare criticita'.
''Ci e' stato detto del miracolo dei rifiuti, ma chi vive a Napoli sa che l'immondizia e' stata solo nascosta'' ha detto Raimondo Pasquino, candidato a sindaco di Napoli del Terzo Polo. ''Ai cittadini chiedo responsabilita' per risolvere davvero il problema - ha affermato - perche' non si puo' avere un ciclo integrato dei rifiuti senza il loro coinvolgimento''. ''Non si tratta di essere favorevoli o contrari al termovalorizzatore - ha risposto ai cronisti che gli hanno chiesto la sua posizione a riguardo - Il termovalorizzatore non risolve il problema e va considerato un punto di partenza''.
''Da 5 giorni - denunciano il commissario regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, ed il responsabile cittadino Vincenzo Peretti - in almeno meta' dei quartieri della citta' di Napoli non vengono prelevati i rifiuti, siamo in piena emergenza di nuovo. Con l' arrivo di temperature piu' miti la puzza e' piu' forte ed anche la presenza di topi e blatte stanno aumentando. Entro una settimana, di questo passo, nelel strade ci saranno 5mila tonnellate di rifiuti''.
Aggiungono i due esponenti dei Verdi: ''Ha ragione il rettore Pasquino, candidato sindaco del Terzo Polo, quando dice che il Governo ha solo nascosto il problema rifiuti ma non lo ha mai risolto veramente''. ''Siamo preoccupatissimi - concludono Borrelli e Peretti - perche' di questo ritmo in meno di una settimana avremo 5mila tonnellate di rifiuti per le strade di Napoli. In provincia le cose non vanno meglio e in alcuni comuni come Quarto, Melito o Pozzuoli, dove si vota per le amministritave, sembra che i commissari prefettizi non siano tanto interessati al problema''.

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