lunedì 28 marzo 2011

BELLE NOTIZIE, SOLO UN OPTIONAL? a cura di micia.o

Post n°730 pubblicato il 24 Marzo 2011 da DgVoice
 
Riflettevo su un'affermazione che mia figlia (adolescente) ribadisce spesso:
 "Ci sono dei momenti in cui vorrei chiudere gl'occhi e uscire da questo mondo. Chiudere le orecchie  alle notizie date alla TV , giornali, Internet; mettermi al riparo da tante brutalità."
"Ha ragione", mi dico,  la cronaca è un susseguirsi di avvenimenti amari, ne riporto qualcuno dell'ultimo periodo:
- Una ragazzina quindicenne il cui nome era Sarah, violentata ed uccisa da suo zio, gettata successivamente in un pozzo;
- Le due piccole gemelline svizzere, introvabili dopo che il loro padre si è suicidato. Gli appelli disperati della madre che le vuole ritrovare, vive. 
- La tredicenne, Yara, scomparsa il 26 novembre scorso. Finiti gli allenamenti sportivi poco distante da casa si sono perse le sue tracce ed è stata ritrovata, morta,  allo scadere di tre mesi precisi. Uccisa con sei coltellate. Sono alla ricerca del colpevole ma le indagini si complicano sempre di più.
- Non ultima  Stefania la ragazza ventenne di Cesena pugnalata dal ex fidanzato per gelosia, un omicidio preannunciato, il ragazzo aveva già fatte minacce in precedenza.
Queste notizie (sotto i riflettori) sono solo alcune della nostra triste realtà. I nostri giovani sono intrattenuti OGNI GIORNO da informazioni negative riguardanti la politica, la disoccupazione, l'immigrazione, la guerra, la violenza, misteri irrisolti...etc.etc.
Trattare questi temi è importante ma, il dilungarsi su di essi "continuamente" come Gossip, trasmettendo solo "brutte notizie" può accrescere quel disagio che, come mia figlia, molti giovani sentono, magari non esternandolo.
Eppure, valutando bene, il nostro quotidiano è costituito soprattutto da accadimenti positivi o comunque privi di valenze funeste o tragiche che invece occupano la pole position nei racconti dei media. La cronaca, quindi, ci presenta un panorama della vita incompleto. Ci sono ancora tante  buone notizie, soluzioni anziché problemi. Vero che le buone notizie non fanno Scoop ma vogliamo dare spazio anche a  sorrisi, vogliamo dare a questi nostri giovani anche dei sani, allegri, gioiosi motivi per cui valga la pena vivere e non sopravvivere.
Vogliamo raccontare che esistono nuovi rimedi contro il cancro, che ci sono persone che si adoperano per scongiurare la fame nel mondo e tanti altri impegnati a salvare animali in via d'estinzione e la naturale bellezza del nostro pianeta.
Ormai i mezzi di comunicazione ci hanno assuefatto al male. Dobbiamo insegnare ai giovani a scorgere il bene anche dietro le storie più angoscianti. Prendiamo i casi citati sopra. Vicino a questi familiari disperati c'è una comunità che lotta con loro, che prega per loro, che li sostiene; persone che non hanno notorietà mediatica ma sono la prova che il bene c'è, anche se non fa' notizia.
Possiamo insegnare ai nostri figli  che si può essere diversi da una Società violenta e corrotta e che le belle notizie, quelle di cui godere,  possono essere semplicemente quelle di innamorarsi, essere promossi, avere buoni rapporti con i genitori, con gli amici, di essere in salute ed avere il necessario.
E' saggio ricordare che conoscere  i fatti positivi educa al bene e spinge a comportamenti amorevoli e altruisti ed è esattamente di queste caratteristiche che abbiamo bisogno intorno a noi.

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